Ogni professionista (e non) deve prendere in considerazione nello svolgimento delle sue attività: Etica e Professionalità. I buoni rapporti umani e conseguentemente il proprio successo, non si creano solo attraverso capacità o tecniche comunicative, ma ri-considerando valori umani e professionali: quella parte di noi stessi verso la quale facciamo poca attenzione o che molte volte ci sfugge a livello razionale. L'esperienza nella Formazione Professionale e nello Sviluppo delle Risorse Umane, mi ha dato modo di verificare che l'Etica cioè: la parte filosofica che ha come oggetto i valori riferiti al volere e all'azione dell'uomo per un bene comune e la Professionalità, usata come mezzo di crescita personale, se inserite in ogni contesto formativo, sia Professionale, sia Privato, contribuiscono in maniera rilevante al successo del singolo individuo e dell'impresa. Scoprire o più onestamente concretizzare il messaggio di Edwards Deming : "Non e' l'azienda che fa l'uomo, ma e' l'uomo che fa l' azienda", significa essere partecipi di una nuova filosofia imprenditoriale impegnata principalmente nello Sviluppo delle Risorse Umane. Per i risultati positivi ottenuti ha trovato assertori in tutto il mondo, Romano Prodi e' stato sicuramente il promotore in Italia di questa filosofia, fare Formazione sull'uomo e non solo Informazione all'uomo, significa far lavorare le persone in modo armonico, in armonia con se stessi e con gli altri.
Là dove l'uomo e' stato posto come primario artefice per il raggiungimento di obiettivi imprenditoriali, i risultati sono stati eccellenti e duraturi. Non vi è alcun dubbio che oggi, in tutte le professioni, binomio Etica e Professionalità siano valori trainanti per il successo professionale, apparentemente libero da deontologie, ovvero da regole, il successo in ogni professione non può assolutamente scindere l' Etica dalla Professionalità o viceversa. Si parla spesso di Etica nel mondo del Lavoro, di Dovere; perché ci si chiede se vi siano scopi più nobili che non quelli limitati a creare e sviluppare ricchezza. E' stato argomento di discussione tra i più celebri filosofi da Kant a Hegel, ma per una complessità che e' insita nell'uomo stesso, non si sono trovati dogmi. Mi permetto di dare una definizione che a mio avviso non ha tempo: l'Etica come la Professionalità nascono dalla libertà di esercitare il proprio dovere nel rispetto della propria e altrui persona, e nel considerare la propria professionalità non come fine, ma come mezzo di crescita personale imprenditoriale e sociale. Concetti molto legati al tipo di educazione ricevuta, al grado di formazione, ad una cultura imprenditoriale più o meno empirica, dove il singolo individuo si riconosce e si identifica. L'Etica nel lavoro, e la continua ricerca della Professionalità, e' un dovere di ogni singolo libero professionista. L'Etica, che racchiude i valori interiori
dell'uomo, deve esprimere la parte più umana della professione, nel momento in cui il ruolo che l'uomo ricopre, inteso come figura professionale e non come parte integrante dell'uomo stesso, non può risolvere problematiche nate da un comportamento non legittimo del nostro interlocutore. Lasciare emergere l'Etica dell'uomo che ha scelto di ricoprire un ruolo nella società, mette in risalto la libertà stessa dell'individuo. Giancarlo Lunati nel suo libro Etica & Lavoro sottolinea:
Là dove l'uomo e' stato posto come primario artefice per il raggiungimento di obiettivi imprenditoriali, i risultati sono stati eccellenti e duraturi. Non vi è alcun dubbio che oggi, in tutte le professioni, binomio Etica e Professionalità siano valori trainanti per il successo professionale, apparentemente libero da deontologie, ovvero da regole, il successo in ogni professione non può assolutamente scindere l' Etica dalla Professionalità o viceversa. Si parla spesso di Etica nel mondo del Lavoro, di Dovere; perché ci si chiede se vi siano scopi più nobili che non quelli limitati a creare e sviluppare ricchezza. E' stato argomento di discussione tra i più celebri filosofi da Kant a Hegel, ma per una complessità che e' insita nell'uomo stesso, non si sono trovati dogmi. Mi permetto di dare una definizione che a mio avviso non ha tempo: l'Etica come la Professionalità nascono dalla libertà di esercitare il proprio dovere nel rispetto della propria e altrui persona, e nel considerare la propria professionalità non come fine, ma come mezzo di crescita personale imprenditoriale e sociale. Concetti molto legati al tipo di educazione ricevuta, al grado di formazione, ad una cultura imprenditoriale più o meno empirica, dove il singolo individuo si riconosce e si identifica. L'Etica nel lavoro, e la continua ricerca della Professionalità, e' un dovere di ogni singolo libero professionista. L'Etica, che racchiude i valori interiori
dell'uomo, deve esprimere la parte più umana della professione, nel momento in cui il ruolo che l'uomo ricopre, inteso come figura professionale e non come parte integrante dell'uomo stesso, non può risolvere problematiche nate da un comportamento non legittimo del nostro interlocutore. Lasciare emergere l'Etica dell'uomo che ha scelto di ricoprire un ruolo nella società, mette in risalto la libertà stessa dell'individuo. Giancarlo Lunati nel suo libro Etica & Lavoro sottolinea:
"Seppur è meglio lasciare a ciascuno di interpretare al meglio il proprio ruolo, è anche possibile intravedere qualcosa che accomuni tutti nel contribuire al bene della società. Questo qualcosa è il senso del dovere umano."
Questo dovere si presenta nel momento in cui si ha di fronte un uomo che, per problemi intimamente privati, ricopre un ruolo che non lo gratifica. Molti individui danno l'immagine di quello che vorrebbero essere e non quello che sono realmente, credendo di risolvere i loro conflitti privati e sociali con atteggiamenti di sfida per un personale e immediato risultato. L'Etica non è un catalogo di precetti o di obbligazioni, tanto meno pretende di trasformare l'uomo in un assistente sociale, dice sempre Lunati:
"L'Etica è invece l'espressione della libertà di quella forza straordinaria di non condizionamento dagli interessi immediati strettamente egoistici."
“QUANDO PARLO, NON SENTIRMI. ASCOLTAMI”.di Antonio Di Giampaolo
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