People often think that good management is a challenging domain that must have required years of education and training. The truth is, it is frightening simple.
There are a few very simple things that are important to remember if you wish to be a good manager.
1. First and foremost - don't be a jerk.
Treat Everyone, from cleaning staff through to executives, with utmost respect. Too many people get a position of "authority" and suddenly look down on other staff who are "lower" in the hierarchy. Not only is this wrong on a human level, it is also a serious strategic error. You have no idea what there connections may be, what influence they may have, or where they may end up being in the next year.
It also means that you should not sabotage "rivals", step on people's heads to advance, steal credit (or even worry about who gets credit at all), or stab people in the back. Unless you are a pirate, none of these tactics are helpful to a career or a healthy workplace.
domenica 20 luglio 2014
sabato 21 settembre 2013
Tieniti aggiornato
«E’ una bella seccatura – esclamò Edoardo – che ai nostri tempi non si possa imparare niente che duri per tutta la vita. I nostri vecchi si tenevano fermi alle nozioni che avevano ricevuto in gioventù; ma ora noi dobbiamo imparare, ogni cinque anni, se non si vuole restare completamente fuori moda.»
(Johann Wolfang von Goethe - Le affinità elettive, 1809)
(Johann Wolfang von Goethe - Le affinità elettive, 1809)
…nel 1809 le competenze invecchiavano ogni 5 anni, oggi, probabilmente,
ogni 5 giorni! TIENITI AGGIORNATO
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sabato 6 ottobre 2012
Ciclo di vita del software e modelli di sviluppo
Solo negli anni '70 si inizia
a sentire l’esigenza di strutturare
“ingegneristicamente", integrando
pianificazione controllo e
sviluppo documentale
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Per parlare del ciclo di vita del software dobbiamo partire dall'individuazione delle caratteristiche peculiari di questo “prodotto”. Il software, infatti, non si può paragonare al generico prodotto industriale, in quanto si sviluppa e non si costruisce, e si ingegnerizza ma non si fabbrica. Le sue attività difficilmente si possono inquadrare nell’ambito del operation management. Leggi come si realizza un progetto informatico.
L’ISO/IEC 12207:2008 è uno standard internazionale, che potrebbe definirsi “di prodotto”, in cui si stabilisce la gestione del ciclo di vita del software, e che si propone come standard di riferimento del settore. È interessante l’input generale che ha voluto dare l’ISO, guardando sia al ciclo di Deming che ai principi di integrazione del software con le strutture che lo accoglieranno.
L’ISO/IEC 12207:2008 è uno standard internazionale, che potrebbe definirsi “di prodotto”, in cui si stabilisce la gestione del ciclo di vita del software, e che si propone come standard di riferimento del settore. È interessante l’input generale che ha voluto dare l’ISO, guardando sia al ciclo di Deming che ai principi di integrazione del software con le strutture che lo accoglieranno.
Processi informatici
Lo standard definisce tutte le attività svolte nel processo di sviluppo, implementazione e manutenzione del software, e suddivide i processi informatici in tre categorie:
- Primari: le cinque attività direttamente legate allo sviluppo software (sviluppo, esercizio, manutenzione, fornitori, acquisti);
- Di supporto: otto attività non legate direttamente allo sviluppo (i processi di qualità, la validazione, gli audit, etc.);
- Organizzativi: sono quattro ed impattano sugli aspetti manageriali e di gestione.
domenica 29 luglio 2012
Il manager che impara il business dall'arte della spada
«Insegno strana cosa di Samurai. Spiego tecniche per ammazzare gente. Ma se conosci tecnica capisci che applicarla è peggio: sia che muori sia che uccidi. L'arte della spada insegna valore della vita. E' strano: tecnica per ammazzare è importante per vivere». Così dice Kumai Kazuhiko, Maestro di Hoki-Ryu, uno stile di Iaido, la via dell'estrazione, l'arte di estrarre la spada elaborata in Giappone alla fine del XV secolo. A osservarlo sembra il protagonista di una scena digitale. La spada fende lo spazio alla velocità del pensiero. «Durante la pratica dello iaido è come se la mente si distaccasse da ogni stress, come se corpo e spirito si unissero» dice Richard Sung, chief executive della compagnia mineraria Sino Prosper. Sung è uno dei top-manager asiatici che si dedicano allo iado. Un fenomeno così diffuso che il Wall Street Journal Asia gli ha dedicato un articolo: "Affilare la mente con una spada". «Aiuta a mantenersi freddi anche nei momenti di maggior pressione e ti rende un perfezionista» assicura Sung. «Un giorno senti che quel gesto è stato perfetto. Quello è shin ken,
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